Ritorna SportItalia (dal 2 Giugno) .

Come già riportato nel precedente articolo , è stato inserito il 26 maggio nel mux Dfree (UHF50) il canale sportItalia (LCN153) , che dopo quasi un anno ripartirà il 2 giugno alle ore 20:00 con la propria programmazione .
Presente adesso una testcard che ne annuncia la partenza ed a rotazione un promo sulla futura programmazione.
httpv://www.youtube.com/watch?v=hvZZEHd1NAE
Sportitalia20140531-14_17_13 Sportitalia20140526-20_59_08

Maratona elettorale in simulcast sui canali Telespazio (LCN11) e CalabriaTV (LCN15); sui due canali era infatti presente la stessa programmazione trasmessa con doppio logo.
TELESPAZIO TV20140526-20_26_20
Ritorna con gli stessi contenuti del gruppo CalabriaTV / Telespazio  (UHF34) , il mux Telespazio Studio3 (UHF51) emesso da Vibo Valentia . Le poche differenze sono : un diverso identificativo dei mux (DVBT3) e la presenza o meno di alcuni doppioni .
In grassetto le differenze.

Mux DVBT1
Logical channel 15 = MPEG service 1 (CALABRIA TV)
Logical channel 112 = MPEG service 2 (ESSE TV)
Logical channel 87 = MPEG service 3 (TELESPAZIO TV STUDIO 3)
Logical channel 12 = MPEG service 6 (RTI)
Logical channel 690 = MPEG service 8 (TELE DEHON)
Logical channel 11 = MPEG service 257 (TELESPAZIO TV)
Logical channel 272 = MPEG service 513 (BUSINESS CHANNEL)
Logical channel 689 = MPEG service 769 (RADIO JUKEBOX TV)
Logical channel 199 = MPEG service 1793 (ITV)
Logical channel 705 = MPEG service 1795 (RADIO ITALIANISSIMA)
Logical channel 704 = MPEG service 2050 (RADIO RICORDI)
Logical channel 707 = MPEG service 36865 (RADIO NET)
Logical channel 612 = MPEG service 612 (SPACE BUSINESS)
Logical channel 195 = MPEG service 195 (TELESPAZIO TV STUDIO 3)
Logical channel 677 = MPEG service 677 (CALABRIA NEWS 24)
Logical channel 1000 = MPEG service 1000 (CALABRIA TV)
Logical channel 65 = MPEG service 65 (BUSINESS CHANNEL)
Logical channel 997 = MPEG service 997 (CALABRIA TV)

DVBT3
Logical channel 15 = MPEG service 1 (CALABRIA TV)
Logical channel 11 = MPEG service 257 (TELESPAZIO TV)
Logical channel 272 = MPEG service 513 (BUSINESS CHANNEL)
Logical channel 689 = MPEG service 769 (RADIO JUKEBOX TV)
Logical channel 707 = MPEG service 36865 (RADIO NET)
Logical channel 997 = MPEG service 997 (CALABRIA TV)
Logical channel 1000 = MPEG service 998 (CALABRIA TV)
Logical channel 660 = MPEG service 660 (SPACE SPORT)
Logical channel 612 = MPEG service 612 (SPACE BUSINESS)
Logical channel 112 = MPEG service 2 (ESSE TV)
Logical channel 704 = MPEG service 2050 (RADIO RICORDI)
Logical channel 705 = MPEG service 1795 (RADIO ITALIANISSIMA)
Logical channel 87 = MPEG service 3 (TELESPAZIO TV STUDIO 3)
Logical channel 199 = MPEG service 80 (ITV)
Logical channel 195 = MPEG service 195 (BUSINESS CHANNEL)
Logical channel 690 = MPEG service 8 (TELE DEHON)
Logical channel 677 = MPEG service 677 (TELESPAZIO TV STUDIO 3)
Logical channel 65 = MPEG service 65 (BUSINESS CHANNEL)
Logical channel 12 = MPEG service 6 (RTI)

Sistemata la mancanza delle LCN nel mux emesso da Lappano (UHF53) per il mux Calabria TV .

Eliminati dal mux Mediaset 3 (UHF24-38) i canali Premium Extra 1 (LCN326) – 2 (LCN327) in coincidenza con la fine del Grande Fratello 2014.

Rimosso il canale radio “Radio Italia SMI” nel mux Rete A1 (UHF44).

Rimosso dal mux TivuItalia (UHF59) il Canale Ka-Boom (LCN139) ; non si conoscono al momento le sorti del canale.

A schermo nero i canali PianaTv (LCN681) e Telemia (LCN85) nel mux GSChannel (UHF29) .

Infine spenti ed assenti da Lappano i mux TivuItalia (UHF59) , 7Gold (UHF31) e ReteCapri (UHF57).

 

DTT, Agcom avvia procedura per cancellazione frequenze incompatibili con emissioni estere. Strage in arrivo per canali locali

Nuove preoccupazioni nel comparto dei network provider locali (ma non solo) per l’applicazione da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni delle procedure ex L. 9/2014, per l’espunzione dal Piano nazionale di assegnazione di canali DTT delle frequenze interferenti con i paesi esteri confinanti.
A mente di tale norma, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni deve avviare le procedure per escludere dalla pianificazione delle frequenze per il servizio televisivo digitale terrestre le frequenze riconosciute a livello internazionale e utilizzate dai Paesi confinanti, pianificate e assegnate ad operatori di rete televisivi in Italia e oggetto di accertate situazioni interferenziali alla data di entrata in vigore della norma, nonché le frequenze oggetto di EU Pilot esistenti alla medesima data. Una bomba ad orologeria il cui innesco era ben noto da anni, ma verso la quale c’è stata un’incomprensibile sottovalutazione da parte delle rappresentanze delle emittenti locali. In numerose occasioni, su queste pagine, avevamo criticato la posizione delle principali associazioni di categoria, tutte prese ad incensarsi su presunti meriti per aver ottenuto l’assegnazione di frequenze alla quasi totalità degli operatori esistenti, dopo quella che avevano definito una dura battaglia con le istituzioni. Vittoria di Pirro, l’avevamo subito definita, osservando come non poche delle frequenze assentite erano in realtà di dubbia utilizzabilità per questioni di incompatibilità radioelettrica interna o esterna ai confini oppure perché destinate alla tecnologia LTE (altra circostanza ben nota da anni). Ora i nodi vengono tutti al pettine, posto che, entro il 31/12/2014, il Ministero dello Sviluppo economico dovrà emanare un decreto per definire i criteri e le modalità di attribuzione delle (insufficienti) misure economiche di natura compensativa destinate alla liberazione volontaria delle frequenze. Ovviamente ora si elevano gli scudi. L’associazione Aeranti-Corallo, che il 15 maggio ha incontrato il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli “per evidenziare le preoccupazioni delle imprese televisive locali”, ritiene che “il Governo debba adottare, senza indugio, soluzioni finalizzate alla risoluzione della problematica, nell’ottica della compatibilizzazione tra gli impianti eserciti in Italia e quelli degli Stati esteri confinanti”. Secondo l’ente esponenziale, “Qualora, infatti, le ipotesi di esclusione di alcune frequenze dalla pianificazione italiana trovassero realmente applicazione, vi sarebbero decine di tv locali che, pur essendo assegnatarie di diritti di uso delle frequenze, non avrebbero più la frequenza su cui trasmettere. Il danno che ne conseguirebbe sarebbe molto superiore all’esiguo stanziamento di 20 milioni di euro stabilito per le citate misure compensative previste per la dismissione volontaria di tali frequenze”. Ad ogni buon conto, il sindacato ricorda che ad una propria sollecitazione dell’agosto 2010, l’allora ministro Romani (ex editore della tv Lombardia 7 ed attuale esponente di spicco di Forza Italia), aveva risposto rassicurando “che, per quanto di competenza del Ministero, si farà in modo che le assegnazioni dei canali alle tv locali possano realizzarsi, anche nelle zone di confine, senza restrizioni e/o limitazioni rispetto alle caratteristiche tecniche degli impianti attualmente eserciti. Per quanto attiene alla seconda problematica sollevata, il Ministero si impegna altresì a garantire la massima protezione del segnale delle emittenti locali nel caso di attivazioni isofrequenziali negli Stati esteri confinanti”. Pinocchieste rassicurazioni da parte di un ministro verso il quale questo periodico aveva assunto posizioni estremamente dure, ma che comunque non giustificano la leggerezza con cui, negli anni precedenti al 2010, era stata trattata la questione del passaggio al digitale terrestre da parte dei rappresentanti delle tv locali. Un DTT promesso e promosso come la panacea di tutti i mali, ma rilevatosi come l’ecatombe del settore. Ora, al di là delle improbabili ricette di soluzione politica a cui ambiscono ancora una volta sindacati evidentemente alle corde, il pragmatisco ci spinge ad evidenziare che, se una residuale (ancorché parziale) via di fuga esiste, essa non può che consistere nella provvista frequenziale del dividendo interno, la cui asta è andata semisedeserta con la conseguenza che, con ogni probabilità, almeno due dei tre mux disponibili rimarranno inutilizzati e potranno, pertanto, essere impiegati per sanare almeno una parte delle situazioni interferenziali internazionali più gravi (anche se la qualità delle frequenze non è certamente eccelsa). (M.L. per NL)

Mistero risolto , al 66 arriverà R101 Tv.

A quanto pare ha finalmente un nome l’emittente che prenderà il posto di RadioCapri TelevisiON sull’LCN 66 .
Si tratta infatti dell’emittente radiofonica R101 , che negli ultimi tempi ha avuto un notevole rilancio anche grazie anche a  Radio Italia che controlla l’emittente .
Come ulteriore mossa di questo rilancio , arriverà presto sul 66 la versione TV di R101  , anche se è adesso aperto il totomux sul quale verrà acceso il canale (probabilmente ReteCapri stesso (UHF32-57).

Comincia invece a diradarsi l’alone di mistero sul mux che ospiterà dal prossimo 2 giugno la nuova SportItalia targata Criscitiello ; si tratta infatti del mux Dfree (UHF50) di proprietà di Tarak Ben Ammar , già proprietario del marchio Sport Italia.

Update 26/05/2014 : inserito nel mux Dfree il canale SportItalia all’LCN153 . Al momento in onda il cartello con il logo dell’emittente. Per riceverlo effettuare la risintonizzazione del proprio decoder.

Torna a fare la sua comparsa sul mux Telespazio (UHF34-51) e Calabria TV (UHF53)  RTI all’LCN 12 ; molto probabilmente la decisione è stata presa a causa del calo dei dati Auditel degli ultimi 2 mesi , da quando l’emittente aveva abbandonato il mux .
Sulle stesse frequenze , Calabria News 24 ritorna su Telespazio Studio 3 (LCN 87) e cessa quindi le proprie trasmissioni Telespazio Extra TV.
Dalla postazione di Lappano (CS) tutti i canali del mux sono al momento privi di LCN.
Update 26/05 : Diversificati i mux trasmessi da M.Poro e Vibo Valentia .Risolto il problema di Lappano (CS)

VideoCalabria (UHF28-LCN 13) risolve nella giornata di ieri il problema che affliggeva la ricezione del proprio mux dalla postazione situata su M.Reventino , di nuovo perfettamente funzionante .

Da Cosenza Jimmy ci segnale che sul mux Radio TeleTebe (UHF32)  viene emessa un’unica programmazione e presenza del doppio logo per Mediasud e TSC Television, che mantengono i rispettivi identificativi rispettivamente su LCN 630 e LCN 635 ; stessa sorte per il canale Mediasud presente sul mux CamTele3 (UHF27) all’LCN292.
Risulta spento il mux ReteCapri  (UHF57) dalla postazione di Lappano(CS).

 

Infine Caby66 ci segnala che dopo alcuni problemi di collegamento , Telemia (LCN85) risulta di nuovo visibile sul mux CityOne (UHF41) , mentre risulta spento Canale Italia (UHF46) da M.Contessa e M.Poro . come anche Tivuitalia (UHF59) spento ormai da 5 mesi.

Ritorna RTI sul mux CalabriaTv , ma iniziano i problemi.

Da come abbiamo avuto modo di osservare , dal reinserimento di RTI (Lcn12) , sulle frequenze 34 di Poro e 51 di Vibo (e crediamo in altre postazioni) il mux trasmette senza le fondamentali tabelle DVB (pat,pmt , nit , sdt) e pertanto non é sintonizzabile . La mancanza delle tabelle é dovuta probabilmente al poco bitrate disponibile sul mux , risolvibile riducendo di almeno 500kb uno dei canali.

Update ore 18.00 : il problema è stato risolto con il ripristino del normale funzionamento dell’encoder di Business Channel.

Auditel di Aprile 2014 , bene Rete Kalabria .

Come di consueto , pubblichiamo un estratto dei dati auditel delle emittenti calabresi relativi al mese di aprile 2014.

Auditel04-14cal Auditel04-14semical

1) VideoCalabria 70663 (am 936)
2) RTC TeleCalabria 43453 (670)
3) Calabria TV 39920 (265)
4) Telespazio TV 36860 (195)
5) Esperia Tv 24296 (119 / settima come ascolti medi)
6) Rete Kalabria 22375 (178)
7) Teleuropa 21541 (189 /quinta come ascolti medi)
8) RTI 17835 (91)
9) Business Channel 5315 (51 )
10) Soverato1 TV 5309 (37)

Si ringrazia Esperia Tv per i dati formiti.