Controlli GdF su 100 emittenti, 90 deferite all’Autorità. Nel centro del mirino: magia, cartomanzia, lotto, lotteria. Dieci denunce

Le Fiamme Gialle del Nucleo Speciale per la Radiodiffusione e l’Editoria, nell’ambito dell’attivita’ di collaborazione con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, anche sulla base delle segnalazioni pervenute da utenti e da associazioni di categoria, hanno controllato oltre 100 emittenti radiotelevisive.
I controlli hanno permesso di riscontrare la messa in onda di programmi nocivi per lo sviluppo psico-fisico e morale dei minori, nonche’ l’offerta di servizi quali televendite di pronostici del lotto, lotterie, magia e cartomanzia, in abuso della credulita’ popolare. Tra gli altri, sono stati denunciate all’Autorita’ Giudiziaria 2 persone per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, le quali, attraverso un canale televisivo locale, pubblicizzavano, in orario notturno a ciclo continuo, un sito internet di video chat – web cam live, promettendo facili guadagni a chi, dopo essersi registrato a pagamento, scambiava con altri utenti video o foto personali anche pornografici. Altro fenomeno rilevante, segnalato all’Autorita’ Giudiziaria, sottolinea la GdF in una nota, ha riguardato la presenza diffusa di programmi con servizi telefonici a pagamento su pronostici del lotto, magia e cartomanzia, rivolti a soggetti che credevano di poter ottenere valide anticipazioni su serie numeriche o sul proprio futuro, in risposta a desideri personali, purtroppo delusi visto anche il costo elevato delle telefonate. Tutto cio’ in chiaro abuso della credulita’ popolare. Alcuni casi di immagini crude, trasmesse in ”fascia protetta” e senza il necessario preavviso, sono state rilevate e segnalate all’Autorita’ di Garanzia. Oltre a 10 soggetti denunciati all’Autorita’ Giudiziaria, piu’ di 90 delle 100 emittenti monitorate sono state segnalate all’A.G.Com. per oltre 1.000 violazioni al Testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici, sanzionabili complessivamente nel minimo per circa 12 milioni di euro e nel massimo per oltre 260 milioni di euro. (ASCA)

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